Kings On Ice, Milano 5-6 january 2009

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rainisland
view post Posted on 24/11/2008, 16:55 by: rainisland




Comunicato di stampa del 24.novembre 2008

“GOLD FISH” PRESTO
SUONERÀ A MILANO
Così Edvin Marton chiama lo Stradivari, già appartenuto a Paganini, che gli consente di assecondare al meglio il suo talento. Il violino, uno degli 8 migliori pezzi del grande liutaio cremonese, uscirà nuovamente da un caveau (è assicurato per 4 milioni di dollari) ai primi di gennaio per celebrare, con le sue note, Kings on Ice, il grande show sul ghiaccio in preparazione da più di sei mesi

Edvin Marton sarà a Milano il 9 dicembre (spazio Bianca, ore 11) per un simpatico confronto con la stampa, utile a raccontare se stesso e Kings on Ice, spettacolo voluto da CVB Eventi &+ che andrà in scena al Palasharp la sera di lunedì 5 gennaio e il pomeriggio dell'Epifania.

Martedì 9 mancherà solo Evgeni Plushenko, l'asso del pattinaggio che ha deciso di rientrare alle competizioni per confermare, a Vancouver 2010, Giochi olimpici invernali, lo scettro conquistato nel 2006 a Torino. I due, Plushenko e Marton, grandi amici, costituiscono un binomio d'eccellenza, e stanno per dare vita a un evento unico, che ha richiesto 5 mesi di preparazione, anche in vista del debutto italiano di una nuova composizione musicale di Marton e del nuovo programma di gara di Plushenko, a Milano per la prima volta in versione integrale.

Terzo protagonista, lui sì presente in conferenza stampa, Maurizio Margaglio, che del Kings on Ice è l'apprezzato consulente artistico. Il cast, peraltro già annunciato, vede la presenza di star del calibro di Lambiel, Candeloro, Bonaly, le coppie Obertas-Slavnov, Faiella-Scali, Cappellini-Lanotte, Fontana e Sebestyen, ben assecondati da 25 elementi dell’Orchestra Sinfonica di Budapest.

Con Marton, ansioso di tornare a Milano («Adoro l’Italia, le sue città, le sue isole, vengo sempre volentieri»), abbiamo ragionato, in anteprima, di molti temi che lo legano all'arte e al nostro Paese. Classe 1974, sin da ragazzo giramondo per onorare il suo talento di musicista, ha iniziato a comporre giovanissimo, affrontando il palcoscenico ad appena 12 anni, in compagnia dell’Orchestra sinfonica di Mosca. Ha studiato un po' ovunque, in Russia, in Europa, oltre che nella natìa Ungheria ma la svolta a New York, mentre frequentava la Julliard School, quando scoprì la musica elettronica e la possibilità di comporre e suonare musica fusion, non solo classica. Dopodiché venne il famoso concorso e la possibilità di suonare per sempre uno Stradivari...

Dall’indole romantica («amo l’acqua, la natura, i viaggi, la spiaggia di notte») e la passione per gli strumenti («A gennaio il Kings on Ice sarà una combinazione di pop, classica, acustica ed elettronica: non a caso avrò un’orchestra a disposizione»), Marton considera il suo stile «dolce, virtuoso, ideale per far suonare magnificamente un violino che ha più di trecento anni di storia» e alle critiche dei puristi risponde deciso «c’è sempre diffidenza nei confronti degli innovatori ma tutti i grandi lo sono stati, pensate a Mozart».
 
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